Partenza: Acireale (CT)
Arrivo: Randazzo (CT)
Regione: Sicilia
Distanza totale: circa 100 km
Periodo ideale: primavera o autunno
Tipologia: percorso su asfalto panoramico, curve fluide, strada in quota
Partiamo da Acireale, elegante cittadina barocca affacciata sul mare Ionio, dove il profumo della salsedine incontra le note agrumate delle limonaie etnee. Una breve passeggiata tra il centro storico e la vista sul mare dalla villa Belvedere è il modo perfetto per iniziare questo viaggio. Lasciamo la costa e ci dirigiamo verso Zafferana Etnea, iniziando la nostra lenta ma costante ascesa sulle pendici del vulcano. Zafferana è un borgo autentico, noto per il suo miele dorato e l’Ottobrata, la festa d’autunno più famosa dell’Etna. Da qui la natura inizia a cambiare: vigneti terrazzati, ginestre e lava accompagnano ogni curva.
Risalendo verso Milo, ci ritroviamo in un paesaggio sospeso tra il verde dei boschi e il nero della pietra lavica. Questo piccolo borgo è un punto di riferimento per il vino bianco dell’Etna, in particolare il Carricante, elegante e minerale. Una sosta alla cantina Barone di Villagrande ci regala una degustazione con vista sul mare, mentre la moto riposa all’ombra dei pini.



Proseguiamo verso Fornazzo, e da qui imbocchiamo una delle strade più amate dai motociclisti: la Mareneve. Il nome dice tutto – mare e neve – e il paesaggio mantiene la promessa. Curve disegnate su un tappeto lavico, boschi di betulle, lava solidificata e viste mozzafiato sulla Valle del Bove rendono questo tratto indimenticabile. Ogni chilometro qui è una cartolina.
Raggiungiamo Piano Provenzana, sul versante nord dell’Etna. In inverno è una stazione sciistica, ma tutto l’anno è base per escursioni a piedi o in 4×4 verso i crateri sommitali. Fermarsi qui significa toccare con mano la forza del vulcano, con i resti delle colate laviche e il silenzio surreale che avvolge ogni cosa.
La discesa ci porta a Linguaglossa, un altro cuore pulsante dell’Etna vinicola. Questo borgo, circondato da vigneti a 800 metri d’altitudine, è perfetto per una visita alle cantine Tornatore o Graci, simboli dell’eccellenza enologica locale. I vini rossi, soprattutto il Nerello Mascalese, qui raccontano la storia della lava, del vento e del sole siciliano.
Ultima tappa: Castiglione di Sicilia, uno dei Borghi più Belli d’Italia. Un intreccio di vicoli, scalinate in pietra lavica, palazzi nobiliari decadenti e una vista spettacolare sulla valle dell’Alcantara. Fermati per un pranzo tipico in una trattoria del centro: pasta con i finocchietti selvatici, formaggi locali e ovviamente un calice di Etna DOC.
L’arrivo è a Randazzo, città nera di lava e storia. Il centro storico è un viaggio nel tempo, con chiese romaniche, mura medievali e botteghe artigiane. È il luogo perfetto per concludere il tour tra bellezza autentica e silenzio vulcanico.
Questo itinerario è un abbraccio tra natura selvaggia e civiltà antica, tra l’energia del vulcano e la calma dei filari di vite. Un viaggio da fare con il cuore aperto e il serbatoio pieno, dove ogni curva racconta una storia e ogni sosta è un brindisi alla vita su due ruote.
Se questo itinerario lungo la Strada del Vino dell’Etna ti ha fatto venire voglia di partire, condividilo con i tuoi compagni di avventura e fai sapere anche a loro quanto può essere affascinante esplorare l’Etna su due ruote!